venerdì 6 febbraio 2015

Storia dei popoli: i Chachapoyas

I Chachapoyas furono una grande tribù precolombiana di circa 300.000 individui che visse nelle valli desolate e nebbiose delle foreste andine settentrionali dell'odierno Perù tra il VI ed il XVI secolo d.C. Proprio per questo motivo vennero chiamati i "guerrieri delle nuvole", Chachapoyas nella loro lingua, dalle altre tribù che vivevano nelle aree circostanti.

A partire dal XV secolo l'espansione del più vasto impero Inca che proveniva prevalentemente da Cùzco, dal sud, inglobò le regioni abitate dai Chachapoyas. Da questo periodo, essi, iniziarono a praticare moltissime usanze culturali dell'impero invasore, quali i sacrifici umani e animali e saltuariamente le imbalsamazioni. Il culto e la religione rimasero pressoché incontaminati, ovvero caratterizzati da un misticismo naturalista che contemplava l'adorazione degli eventi naturali come (la foresta, i laghi, le montagne, il cielo...) ai quali si associava una più pratica conoscenza di erbe, pozioni e intrugli oppiacei che fungevano da tramite per raggiungere la purezza della natura, quindi il divino.

Poco più di un paio di secoli dopo l'invasione Inca, avvenne un cambiamento epocale che segnò l'improvvisa fine della tribù: l'arrivo dei conquistatori spagnoli. Sebbene in un primo momento gli stessi autoctoni si schierassero dalla parte degli europei in un'alleanza che aveva lo scopo di vendicare l'oppressione dell'impero Inca, nel tempo la situazione mutò.
La prima causa originaria furono le malattie che gli Iberici portarono, alle quali tutti i popoli nativi non erano "vaccinati", e, che decimarono così in modo massiccio la popolazione.
Una volta sconfitti gli Inca, anche grazie all'ausilio dei Chachapoyas, gli spagnoli si rivelarono doppiogiochisti. Infatti, approfittarono della fragilità causata dell'epidemia (che uccise quasi il 90% della popolazione), e deportarono i Chachapoyas in villaggi costruiti appositamente per i sopravvissuti, sottraendoli alla loro adorata terra, alla loro cultura ed imponendo loro il Cattolicesimo. (1572)

Per un popolo che fondava la sua ragione sul panteismo, il concetto di un dio unico fu troppo impressionante per potere anche essere minimamente accettato o compreso. Da questo momento, ciò che rimaneva della grande tribù dei "guerrieri delle nuvole" si disgregò fra gli anfratti e i confini che gli spagnoli delimitarono, facendo sparire in poche generazioni una delle culture più misteriose e poco conosciute della storia del Sud America.






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